domenica 8 aprile 2018

Nuovo sito in arrivo

...aria di cambiamenti nel nostro blog...
Stiamo lavorando per trasformarci in un vero e proprio sito...
e lì daremo il via ai nuovi post e alle video-interviste
ai professionisti del Wedding e alle Spose!!!


Continuate a seguirci...

...in arrivo!!!!

lunedì 19 marzo 2018

AAA CERCASI SPOSE



Ti sei sposata da poco?
C'è qualcosa del tuo matrimonio che vorresti raccontare?
Vorresti dare un consiglio alle future spose?

SCRIVICI!

Stiamo cercando proprio te!!!


mercoledì 24 gennaio 2018

Saper ricevere gli ospiti è un'arte

“Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto”

Jean Anthelme Brillat-Savarin - gastronomo francese


Ricevere è un'arte e ogni brava padrona di casa dovrebbe sforzarsi di apprenderne i segreti perché accogliere gli ospiti non è solo cosa di "matrimoni" o feste, ma della quotidianità di ciascuno di noi.
In aiuto di quanti non sanno letteralmente dove mettere le mani arriva il Galateo!

Sorvolando sulla questione degli inviti - eh sì perché anche lì ci sono delle regole di bon ton da rispettare su tempistiche e modalità di consegna - passiamo direttamente alla questione dell'accoglienza:

NO ad accogliere gli ospiti in ciabatte o peggio in accappatoio, o con il grembiule stile casalinga frustrata.

SI ad un abbigliamento molto informale, ma non sciatto!!!
 

Chi va ad aprire la porta?

Posto che gli ospiti dovrebbero cercare di mantenere una certa puntualità ed avvisare se il ritardo si protrae oltre il quarto d'ora, è buona norma che entrambi i padroni di casa - uomo e donna - vadano sull'uscio ad accogliere l'ospite, che sia inaspettato o meno.
In passato vigeva la norma che se l'ospite"uomo" dovesse essere accolto solo dall'uomo di casa, ora è ritenuto più corretto che entrambi i padroni di casa si dedichino all'accoglienza.


Se l'ospite porta un dono...

Come come è richiesto all'ospite portare un dono - che sia un cadeau o una bottiglia di buon vino - alla famiglia che lo accoglie, così i padroni di casa hanno l'obbligo di scartare il dono in presenza dell'ospite e dargli tutta l'importanza che merita, ringraziando calorosamente ma senza eccessi per non mettere in imbarazzo chi eventualmente non ha portato nulla.
 
 

Intolleranze, allergie e scelte alimentari

Quando si invita a cena qualcuno è buona norma informarsi sulle eventuali intolleranze o allergie delle quali soffre o delle scelte alimentari che abbraccia l'ospite, per evitare che, come nella fiaba della volpe e della cicogna, l'ospite resti a bocca asciutta.

Posti a tavola

Assegnare i posti a tavola è una pratica in uso per cerimonie che prevedono un numero di ospiti notevoli, in quel caso si opta per il classico tableau, in modo che ciascuno abbia modo di sedersi al posto che i "padroni di casa" hanno ritenuto adeguato; in caso di cene informali e in casa, assegnare i posti non è necessario, mentre è sempre un gesto carino far trovare un piccolo segnaposto su ogni piatto, a ricordo della serata.

In teoria bisognerebbe sedersi in modo alternato uomini e donne, con i padroni di casa che siedono ai due capi tavola, ma anche su questo l'era "moderna" ha sdoganato questi obblighi atavici.

Prima di sedersi a tavola è buona norma, da parte dei padroni di casa, presentare gli ospiti, iniziando dal più giovane e, diciamo, "meno importante", che verrà adeguatamente presentato al più anziano e più importante.

Comportamento a tavola

NO...e assolutamente NO all'uso del cellulare mentre si cena e tanto meno a tenerlo sulla tavola. Sono ammesse pochissime eccezioni, per questioni molto serie ed importanti, ma ricordiamoci che messaggiare mentre si cena è il massimo del trash, quindi evitiamo!!!

NO alla formula "Buon appetito"...pare che sia segno di attaccamento a cose terrene e piaceri carnali, ma...io onestamente tutta questa negatività non la vedo.
NO ad iniziare a mangiare prima dei padroni di casa.

NO ad ingozzarsi o a mugolare travolti dal gusto di quello che si mangia
 
NO a parlare a bocca piena

NO a giocherellare con i capelli

NO ad improvvisare grattini (in nessuna parte del corpo) su se stessi e su altri commensali

NO ad infilare le dita in bocca né usare le unghie come stuzzicadenti

NO ad usare il tovagliolo come fazzoletto per soffiarsi il naso

SI a chiedere di poter usufruire del bagno per controllare la presenza fastidiosa di foglie di verdura tra i denti o per tutte quelle "operazioni" che non è il caso di fare alla presenza di tutti.

SI ad una piacevole conversazione con tutti i commensali, mantenuta su toni moderati
 
NO ad aggressioni verbali contro altri commensali, né al broncio in caso di problemi personali

NO a rivolgersi solo ed esclusivamente ad alcuni ospiti ignorando gli altri

SI a mangiare con contegno ed educazione, evitando di sporcarsi e sporcare la tovaglia

NO a gironzolare da soli per la casa, curiosando.

Relativamente alle portate che verranno servite, non è educazione "forzare" gli ospiti a mangiare più di quello che vorrebbero, quindi la padrona di casa dovrebbe evitare troppa "insistenza" verso i commensali.

A fine cena non è da "bon ton" aiutare la padrona di casa a sparecchiare, a meno che non sia esplicitamente richiesto, così come non è corretto che la padrona di casa lasci gli ospiti per dedicarsi a riassettare la cucina.

Animali domestici

La questione "animali domestici" è sempre un pò spinosa: da una parte c'è chi ha cani e gatti in casa e li considera come membri della famiglia e dall'altra chi non li ha e non li vuole intorno.
Conciliare i due mondi non è facile, però poiché "in medio stat virtus", se da una parte i padroni di casa dovrebbero rendersi conto che gli ospiti potrebbero non gradire il loro "amico a 4 zampe" che scondinzola qua e là intorno al tavolo e quindi dovrebbero limitarne lo scorrazzamento, dall'altra l'ospite, sapendo della presenza di animali domestici, in caso di intolleranza o semplicemente non essendo favorevole, dovrebbe declinare gentilmente l'invito.

Saluti finali

Al momento di andare via è buona norma salutare calorosamente i padroni di casa ringraziando per l'accoglienza e con essi anche gli altri commensali che si presume si siano conosciuti durante la cena.
Il galateo ci insegna che è una forma di rispetto chiamare i padroni di casa il giorno successivo per ringraziare nuovamente...ma nell'era di WhatsApp, ormai, queste piccole attenzioni stanno scomparendo.



Questo è solo un estratto di quanto il galateo ci richiede in caso di ricevimento ed è applicabile non solo a cene o pranzi, ma anche ad un te con le amiche o ad un caffè insieme.

mercoledì 20 dicembre 2017

Alla scoperta della "Wedding Bag"

Molto di moda ultimamente, la Wedding Bag è diventata un must di molte cerimonie!

COS'E'?

La Wedding Bag non è altro che una piccola busta di carta o un sacchetto in pvc che viene dato in omaggio agli invitati...o meglio...alle invitate. 
I colori della bag sono quelli scelti dagli sposi per l'addobbo e per tutto il materiale realizzato. Una base chiara garantisce sempre la possibilità di "osare" accostamenti cromatici di ogni tipo, consigliamo sempre quindi di partire da una bag bianca, meglio se perlata, o avorio.
Molto gradito, negli ultimi tempi, è il colore "grezzo" tipico delle buste in carta kraft...un tono che si sposa bene con lo stile Shabby, specialmente se arricchito con l'applicazione di un centrino bianco.

COSA CONTIENE?

Non esiste una vera e propria "lista" che definisca il contenuto necessario di una Wedding Bag e quindi si può scegliere a proprio piacimento cosa inserire.
Normalmente non possono mancare fazzolettini di carta - per chi si commuove -, un piccolo e comodo ventaglio, specialmente per i matrimoni estivi, il sacchetto con il riso da lanciare agli sposi e poi è molto carino inserire qualche caramellina (in commercio si trovano di tante forme e colori), bolle di sapone che "soffiate" insieme al riso all'uscita degli sposi fanno un effetto davvero grazioso, una o due coccarde da applicare sull'auto, salviettine rinfrescanti se si ha a che fare con la canicola, oppure dei piccoli "scaldamani" per i matrimoni invernali.
La scelta poi è vastissima perché molti inseriscono una  bottiglietta di acqua, di quelle del formato più piccolo, un bigliettino di ringraziamento, la mappa per raggiungere la location del rinfresco, il libretto della liturgia e molto altro.


COME E QUANDO DISTRIBUIRE LE WEDDING BAGS?

In genere le borse vengono distribuite al momento dell'attesa degli sposi, davanti all'ingresso della Chiesa. E' carino farle distribuire dalle damigelle o dai paggetti.
Spesso, però, gli sposi preferiscono, al contrario, farle distribuire a casa, prima di recarsi in Chiesa o in Comune.


WEDDING BAGS FAI DA TE, SI PUO'?

Certo che sì! E sicuramente si risparmia...a patto che si abbia tempo, pazienza e un pizzico di manualità con colla a caldo e materiali e con gli acquisti online.
 
 

lunedì 18 dicembre 2017

Sposa in rosso

...chi l'ha detto che la sposa deve necessariamente vestire solo di bianco?

Oggi parliamo degli accostamenti cromatici che sempre più spesso si vedono sugli abiti nuziali!
Non è raro, infatti, vedere abiti bianchi costellati di pizzi e ornamenti dei colori più sgargianti e vivaci; a me personalmente piace in particolare l'accostamento bianco-rosso: lo trovo vivace e deciso.
Una scelta di carattere, direi!!!

Vediamo che si dice dell'abito rosso...
L'abito bianco è da sempre sinonimo di purezza e femminilità. In voga sin dal 1840, quello del bianco al matrimonio è un trend duro a morire. Fu la regina Vittoria che, indossando al suo matrimonio un abito candido, diede il via alla moda.
Per quanto le spose del momento siano più moderne ed audaci rispetto al passato, non tutte hanno il coraggio di indossare un abito completamente rosso alle proprie nozze. Adatto alle donne che non vogliono discostarsi troppo dalla tradizione, infatti, è l'abito bianco accompagnato da accessori rossi. Il tocco rosso può essere fornito da una cintura, un fiore, una spilla ed, ovviamente, dal bouquet.



Simbolo dell'amore, della prosperità e della buona sorte, il colore rosso è da sempre utilizzato in Cina ed in India per celebrare feste e matrimoni. Sembra, inoltre, che il colore della passione venga sempre più scelto anche tra le donne occidentali per festeggiare il giorno del “lieto fine”.
Utilizzato prevalentemente per i matrimoni in comune, il rosso è il colore della sposa che non ha paura di trasgredire. Audaci ed originali, le nuance vivaci hanno ormai conquistato una posizione di tutto rispetto tra le collezioni di molti stilisti. Di nuance forti ne sa qualcosa Vera Wang che nel 2013 ha dedicato al rosso un'intera collezione sposa.
Scegliere un abito di questo colore, però, non è semplicissimo. Si rischia, infatti, di risultare eccessive e volgari. Se il vostro desiderio è quello di indossare un abito dai colori vivaci, scegliete una linea pulita e raffinata che ben accompagni la silhouette.
(tratto da PianetaDonna.it)   


Più di una volta ho avuto modo di lavorare con spose in "rosso" che hanno scelto questo colore come dominante in tutti gli aspetti delle nozze, dai libretti nuziali, ai segnaposto, alle bomboniere...agli accessori da indossare o da far indossare allo sposo. fino al loro abito!!!
Ricordo bene Erica col suo bouquet rosso in tono con i punti luce rossi disposti lungo il fianco del vestito bianco...un bellissimo accostamento, ritrovato poi sui libricini liturgici, nel riso, sulla macchina degli sposi, sul fiore all'occhiello dello sposo, sui palloncini, sulle scarpe della cerimonia...e in ultimo sulle scarpe del post-cerimonia...
...eccola qua Erica, una sposa davvero col sole dentro!!!

foto Chiara Tarullo







...e l'anno scorso c'è stata Valentina, una sposa dolcissima con un sorriso straordinario!
Anche lei ha scelto di "sposare" il rosso, coinvolgendo anche le damigelle d'onore e, manco a dirlo, il fiore all'occhiello dello sposo, l'addobbo del tavolo, i palloncini...e persino la torta!!!
Eccola qua...in tutta la sua gioia raggiante...




Foto Chiara Tarullo

Foto Chiara Tarullo
Sempre in tema di "matrimonio in rosso" ho selezionato per voi alcune bellissime soluzioni (anche Natalizie...in tema con il periodo...)































martedì 12 dicembre 2017

Carta Amalfi...la classe intramontabile


Molto spesso gli sposi arrivano da noi con una idea precisa:


"per le partecipazioni vogliamo la Carta Amalfi"



Foto dal sito "Scuderie del Duca"

Questo tipo di carta, amata e odiata allo stesso tempo, ha radici molto lontane e soprattutto molto umili: la lavorazione della carta di Amalfi consisteva nel raccogliere stracci e tessuti preferibilmente di cotone, che venivano poi battuti da magli di legno per spezzarne le fibre. 
La matassa così ottenuta veniva posta a macerare in tini maiolicati in abbondante acqua. Trascorso un certo periodo, gli stracci si disfacevano, amalgamandosi col liquido nel quale erano stati lasciati in infusione. Nella sostanza semiliquida così ottenuta veniva immerso un telaio in ferro, la cui rete a maglie strettissime tratteneva la parte più solida lasciando colare l'acqua in eccesso. 
Lo strato di pasta veniva quindi spianato da una pressa e posto ad asciugare. 
Terminato il processo di essiccazione, ecco pronto un foglio di raffinatissima carta di Amalfi (detta anche, all'epoca, bambagina): su di esso spiccava quasi sempre la filigrana del produttore, che il telaio in ferro imprimeva indelebilmente sulla pasta raccolta nel tino, per semplice pressione.



Su questa carta, molto naturale, si consiglia la stampa inkjet perché la cottura tipica della stampa laser potrebbe appiattire le fibre della carta e coprirne le imperfezioni che la rendono tanto preziosa.
Il colore della Carta Amalfi è inconfondibile e si attesta sui toni dell'avorio, più o meno scuro, con venature più chiare.
Sui bordi di ogni foglio, inoltre, si nota evidentemente la lavorazione manuale e poco meccanizzata che prevede un taglio "a strappo", mai netto e sempre molto naturale. 


A che colori abbinare la Carta Amalfi?

A tutti ovviamente! Il color avorio della carta si sposa perfettamente con toni caldi e freddi, non è inusuale, infatti, ricevere richieste di stampa dai toni del seppia, al rosso cardinale, al blu oltremare.

La Carta Amalfi è davvero un classico intramontabile...